Il neonato ritrovato ieri sera in un bidone dell’immondizia a Villanova Canavese, nel Torinese, ha trascorso la notte senza complicazioni. Rinvenuto all’interno di un sacchetto di plastica con la placenta e il cordone ombelicale ancora attaccati, il bambino è stato chiamato Lorenzo dai medici dell’ospedale di Ciriè, dove è stato prontamente curato dopo l’intervento dei carabinieri e del personale del 118.
Il direttore della pediatria dell’ospedale di Ciriè, Adalberto Brach del Prever, ha confermato che le condizioni di salute del neonato non destano preoccupazioni. Nonostante sia stato trovato in ipotermia, al momento è tenuto in incubatrice per motivi di sicurezza ed è in buone condizioni, pesando più di tre chilogrammi.
La vicenda è al centro degli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Venaria Reale, coordinati dalla procura di Ivrea, che indagano per ricostruire l’accaduto. Nel frattempo, il Codacons ha consegnato 255 segnalazioni di consumatori che lamentano di essere stati raggirati, mentre proseguono le indagini anche sull’affaire delle uova di Pasqua prodotte dall’azienda Dolci Preziosi.
La scoperta del neonato è avvenuta grazie all’occhio attento di Carlo, un ragazzo quindicenne, che ha notato il sacchetto rosso vicino ai bidoni dell’immondizia e ha udito dei lamenti simili a quelli di un gatto. Carlo ha allertato immediatamente i genitori, Paolo Secondo Laforet e la madre, che hanno chiamato i soccorsi.
Il papà Laforet ha dichiarato che “è stata un’emozione fortissima. Trovare un bimbo così piccolo è una cosa incredibile”. Nonostante le circostanze drammatiche, la famiglia ha manifestato la volontà di adottare il neonato, chiamato Lorenzo. Laforet ha dichiarato di essere disponibile a prendersi cura del bambino, qualora la madre o chiunque abbia compiuto l’atto ripensasse alla decisione e cercasse di recuperare il suo piccolo.
Il gesto di adozione è stato comunicato anche ai carabinieri, e sebbene riconoscano che il processo di adozione è lungo e complesso, la famiglia si è detta pronta ad affrontarlo. Laforet ha concluso affermando che il neonato è già sentito come parte integrante della loro famiglia, poiché per loro la famiglia è di primaria importanza. La famiglia, originaria del Piemonte, ha una visione molto legata ai valori familiari e sarebbe onorata di accogliere il bambino nella loro numerosa famiglia.